Questo mese mi è parso così lungo che ho fatto quasi fatica a contarli. Bene, sono 8. Ne tanti ne pochi, ma direi che siamo nel giusto. Alcuni libri mi hanno fulminato, altri mi hanno allegerito, ma devo dire che nessuno è stato capace di delurmi totalmente.
Ve li presento:
Il Bambino – Sebastian Fitzek: un thriller che mi ha lasciato davvero soddisfatta, che mi ha coinvolto a livello emotivo, che mi ha coinvolta come lettrice senza poter staccare gli occhi dalle pagine. Non posso che adorare sempre di più Fitzek e i suoi thriller Psycho che spingono il lettore a fare delle supposizioni del tutto sbagliato, imprecando poi alla fine contro il “cattivo” insospettabile.
La lacrima dei Vedda – Andrea Rigante: quello di questo libro è un viaggio che porta il lettore in un posto lontano, ma non solo, anche in tempi lontani. Infatti i Vedda sono un popolo quasi in via di estinzione che Rigante porta in superficie con la loro storia emozionante.
La figlia sbagliata – Jeffery Deaver: e se Fitzek è adorato dalla mia stessa persona, non può che esserlo anche questo romanzo. Primo romanzo che leggo di questo autore e non posso che dire di avermi lasciata a bocca aperta. Un thriller dalle sfumature cruenti da far accaponare la pelle, eppure impossibilitata di chiudere il libro, troppo curiosa e con la suspense in vena. Un libro che consiglio a tutti gli amanti del genere.
Il Superstite – Wulf Dorn: qui devo tirarmi un po’ indietro. Ho amato l’autore in La Psichiatra, ma questo romanzo mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Una storia che non mi è nemmeno dispiaciuta, ma l’ho trovata un po’ fuori tono. Come se non fosse stato scritto dall’autore stesso che è riuscito a coinvolgermente tantissimo nel romanzo precedente.
E l’eco rispose – Khaled Hosseini: terzo libro dell’autore che racconta della sua terra, dell’Afghanistan. Ancora una volta ci troviamo fra donne e uomini che hanno passato la vita nella sofferenza, e questo sentimento è così tangibile in E l’eco rispose che, sebbene non avessi capito inizialmente il modo in cui l’autore stava mostrando la storia, devo dire che alla fine sono rimasta piuttosto meraviglia e soddisfatta.
Il Grande Fuoco – Krysten Ritter: primo libro dell’attrice che ha fatto venire il batticuore in Breakig Bad. Il grande fuoco è un thriller che definirei abbastanza leggero, con del potenziale, perchè poteva essere un romanzo più cruento, ma comunque lo trovo abbastanza carino. Sicuramente lo consiglio a tutti, ma specialmente a chi ha voglia di leggere un thriller leggero o a chi, di thriller, non ne ha mai letti tanti.
Ehi, un attimo – Vanessa Scigliano: Vanessa, in questo piccolo libricino, ci racconta la vita di un’adolescente, una sedicenne che fra amori, ansie per il proprio futuro, i sogni e la famiglia, deve fare i conti con un segreto che sua madre le ha sempre negato e che presto si rivelerà qualcosa che ha sempre voluto. Una piccola scrittrice, Vanessa, con un talento che, pian piano, sono sicura, diveterà grande.
Il Tatuatore – Alice Belsham: un libro molto discusso, Il Tatuatore, affronta un tema che ho trovato diverso da tutti gli altri thriller. Fin ora non avevo mai letto di killer ossessionati dalla perferzione dei tatuaggi, ma specialmente non avevo mai letto scene così cruente dettate in prima persona proprio dal killer. Il finale mi ha stupito e non nego che lo reputo decisamente un buon thriller, a tratti leggero e con i dialoghi che, secondo me, non sono il massimo, ma la storia in sè è capace di trasportare il lettore e di donargli la giusta ansia.
Ne avete letto qualcuno? Fatemi sapere le vostre opinioni nei commenti!