Titolo: La Ragazza di Prima. Autrice: J.P. Delaney. Traduzione: M. Castagnone. Anno di prima pubblicazione: 2017. Editore: Mondadori. Genere: Thriller; suspense. Pagine: 390. Stelle: ☆☆☆☆/5. Prezzo di copertina: € 19,00.
Trama: Con quest’uomo ci andrei a letto. Gli ho detto poco più che buongiorno, eppure la parte più segreta di me, quella che sfugge al mio controllo, ha già espresso il suo giudizio. Lui mi tiene aperta la porta della sala riunioni e persino questo piccolo gesto di cortesia mi sembra carico di significato. Non posso credere di essere a un passo, un solo piccolo passo, dall’aggiudicarmi la casa che lui, Edward Monkford – un innovatore, un architetto riservato e profondo –, ha progettato e realizzato in Folgate Street, civico 1, Londra. Una casa straordinaria. Un edificio che coniuga l’avanguardia europea ad antichi rituali giapponesi. Design minimalista di pietra chiara, lastre di vetro insonorizzate e sensibili alla luce, soffitti immensi. Nessun soprammobile, niente armadi, niente cornici alle finestre, nessun interruttore, nessuna presa elettrica. Un gioiello della domotica, dove tutta la tecnologia è nascosta. Una casa che però ha le sue regole, il Regolamento come lo chiamo: se diventerà mia non dovrò soltanto rinunciare a tappeti, fotografie alle pareti, piante ornamentali, animali domestici o feste con gli amici, ma dovrò plasmare il mio carattere, accettare una concezione della vita in cui il meno è il più, in cui l’austerità e l’ordine sono la purezza, e la sobrietà la ricompensa. Perché lui vuole così, perché lui è così. Ha voluto sapere tutto di me, mi ha chiesto un elenco di tutte le cose che considero essenziali per la mia vita. Dicono che quest’uomo, dai capelli di un biondo indefinito e dall’aspetto poco appariscente, con gli occhi di un azzurro chiaro e luminoso, sia un architetto eccezionale perché non cede a nessuna tentazione. Tuttavia, la casa è già stata abitata, una volta. Da una ragazza della mia stessa età, quasi una mia gemella, mi hanno detto. Anche lei, come me, non insensibile al fascino di quest’uomo. Una ragazza che tre anni fa è morta. In questa casa.
“Ci sono momenti in cui sento di non essere sola. Dicono che sto diventando paranoica, eppure questa sensazione persiste. Chi era la ragazza prima di me? Sento che le è successo qualcosa. Qualcosa di terribile. In questa casa.”
Opinione Personale: La ragazza di prima è un thriller che cattura già dalle prima pagine, rendendo il lettore in primis semplicemente curioso, e in secondo tempo, completamente attratto da quella che sarà la verità. Una verità alla quale, seppur intuibile a qualche passo dalla fine, ci si arriva lentamente, e si assapora con grandissimo gusto.
Lo stile della scrittrice è parecchio scorrevole, scivola dinanzi agli occhi e fa volgere una pagina dopo l’altra, dalla quale è impossibile staccarsi. Descrive due donne: la prima è Emma, una ragazza sui ventisei anni, una donna risoluta, affascinante alla quale non mancano le attenzioni ma nemmeno dei problemi, che abita nella casa tre anni prima rispetto alla seconda donna, Jane, la quale ha perso la sua bambina qualche tempo prima e ha bisogno solo di un posto confortevole. Un posto dove poter cambiare. Una del passato – ieri – e l’altra del presente – oggi. Entrambe è possibili definirle simile eppure piuttosto diverse. Entrambe hanno in comune la casa dove hanno abitato. Una casa dalle regole rigide, monitorata dagli strumenti tecnologici e che pure, le due donne, trovano confortevole; entrambe hanno avuto a che fare con lo stesso uomo, tanto duro quanto confortevole, esattamente come la casa. Jane è completamente curiosa di sapere cosa è accaduto ad Emma, come è morta, ma più tardi diventerà una necessità sapere se quello che è successo all’inquilina che l’ha preceduta, sia stato un incidente o un omicidio. Le verità nascoste che vengono a galla non fanno altro che attirare ancora di più il lettore e la domanda fondamentale che riempie il cervello è “Ma quanto è vero tutto questo? Chi è veramente il cattivo della situazione?“.
Leggendolo, non ho percepito semplicemente la solita ansia da thriller – quella che, ovviamente, adoro – ma anche dell’angoscia. Come ho detto, ho avuto un input sul cattivo ma verso il finale, ma lo stupore e la meraviglia che mi hanno coinvolto hanno reso il tutto eccezionale.
Consiglio “La ragazza di prima” a tutti gli amanti dei thriller ricchi di tensione, di dubbi e domande.