Titolo: Il Manoscritto. Autore: Franck Thilliez. Traduzione: F. Angelini. Anno di prima pubblicazione: 2019. Editore: Fazi Editore. Pagine: 478. Stelle: ☆☆☆☆/5. Prezzo di copertina: € 18.00.
Trama:
Léane Morgan è considerata la regina del thriller, ma firma i suoi libri con uno pseudonimo per preservare la propria vita privata, che ha subito un profondo sconvolgimento: sua figlia Sarah è stata rapita quattro anni prima e la polizia ha archiviato il caso come omicidio a opera di un noto serial killer, pur non essendo mai stato ritrovato il corpo della ragazza. Dopo la tragedia, del suo matrimonio con Jullian non è rimasto che un luogo, la solitaria villa sul mare nel Nord della Francia che Léane ha ormai abbandonato da tempo; ma quando il marito viene brutalmente aggredito subendo una perdita di memoria, lei si vede costretta a tornare in quella casa, carica di ricordi dolorosi e, adesso, di inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian, perso dietro alla ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, nei dintorni di Grenoble, viene ritrovato un cadavere senza volto nel bagagliaio di una macchina rubata: potrebbe forse trattarsi di un’altra vittima del presunto assassino di Sarah. Le intuizioni del poliziotto Vic, dotato di una memoria prodigiosa, permetteranno di incastrare alcuni tasselli del puzzle, ma altri spaventosi elementi arriveranno a confondere ogni ipotesi su una verità che diventa sempre più distante, frammentaria e, inevitabilmente, terribile.
Opinione personale:
Affascinante, confuso ma divorabile. In poche parole, è così che desriverei Il Manoscritto di Thilliez.
Sarah scompare nel nulla, ma non è la sola; a diversi genitori, fra cui Léane e Jullien, viene rilasciato della propria figlia una ciocca di capelli e nient’altro. Ma dove scompaiono queste ragazze? Che fine fanno? Lo saprà Vic e la sua squadra quando, quasi casualmente, trovano dentro un’auto un corpo senza volta e un paio di mani amputate.
Il Manoscritto ha uno stile particolare: descrittivo nel modo giusto senza essere eccessivamente prolisso, arrichito da scene macabre che fan venire gli occhi a cuoricino agli amanti del genere. Thilliez mette in moto un meccanismo davvero strano; raffinato e ammaliante, ci introduce in una storia piena di mistero, domande che trovano una risposta, sì… ma solo avendo pazienza, perchè solo l’autore in grado di fornircele solo e soltanto quando lo riterrà opportuno – o, diciamo, quando si sarà divertito abbastanza nel farsi scervellare! E ammettiamo pure che, quelle risposte, non ce le porge gentilmente, sotto il naso; no, Thrilliez ha semplicemente creato un romanzo in cui, quelle risposte, dobbiamo andarcele a cercare. Ci porta a riflettere anche dopo la lettura.
Ho letto con gusto e piacere Il Manoscritto, svoltando pagina dopo pagina piena di curiosità; mi ritrovo a contestare leggermente il finale. Non tanto perchè non sia stato geniale quanto tutta la stesur del libro – al contrario, perchè non poteva concludersi in altro modo – ma perchè, proprio la scena finale, dal punto di vista descrittivo, l’ho trovato un po’ confusionario. Ma forse, l’intento dell’autore, era proprio questo. Ciò, ovviamente, non nega il talento dell’autore nè la genialità del racconto. Un libro che consiglierei sicuramente agli amanti del genere perchè si lascino affascinare dalla crudeltà umana – perchè anche gli umani sono bestie, e Thilliez è in grado di raccontarlo!