Collaborazione con Solferini – Promesse [ Jeffery Deaver ]

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Titolo: Promesse.
Autore: Jeffery Deaver.
Traduzione: Rosa Prencipe.
Anno di prima pubblicazione: 2019.
Editore: Solferino.
Pagine: 120.
Stelle: ☆☆☆☆/5.
Prezzo di copertina: € 12,00.

Trama:

Come per il principio di Locard, secondo cui in ogni crimine si verifica un trasferimento di prove, per Lincoln Rhyme e Amelia Sachs sembra valere la legge per cui ovunque si trovino li aspetta un enigma che mette alla prova il loro talento da detective. La coppia ha scelto Bellagio, sul lago di Como, per sposarsi, insieme a un gruppo scelto di amici, ma la luna di miele si trasforma immediatamente in una investigazione privata con un finale sorprendente. Allo stesso modo in Florida, dove Rhyme ha appena finito un ciclo di lezioni di tecniche forensi, i due vengono coinvolti nel caso di un aereo inabissato nell’Oceano Atlantico per cause tutte da chiarire. Incidente tecnico o attentato? E cosa può inventarsi un criminologo se le eventuali prove giacciono, irraggiungibili, nella Fossa di Porto Rico, a otto chilometri di profondità? E una tempesta di quelle che si vedono solo in Florida ha spazzato via dalla pista di decollo ogni traccia? Due indagini di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.

Opinione Personale:

Per i fan di Jeffery Deaver, sarà facile riconoscere i personaggi di questa storia: si trattano, appunto, di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.
In questi due racconti – ma specialmente nel primo – i due principali protagonisti che hanno fatto sognare per anni e anni i loro fan, si promettono amore al loro matrimonio, eppure non sarà un matrimonio che regalerà loro pace, anzi… troveranno un loro modo per “ammazzare il tempo”.

Nel primo racconto troveremo una moglie preoccupata per il marito, il quale par, sicuramente, far qualcosa di losco. Ma sarà davvero così?
Nel secondo, invece, un uomo muore; affonda assieme al suo Jet Privato ad otto chilometri sotto l’oceano. Incidente o omicidio? Saranno i nostri due eroi a giungere a delle conclusioni, beccando il criminale.

Per quanto si tratti di racconti, e quindi con una narrazione molto leggera e priva di particolari e descrizioni dettagliate, li ho trovati davvero molto belli e ben scritti. Mi hanno divertita, per niente annoiata.
Con Promesse, Deaver permette a chi – come me – non ha conosciuto Rhyme e Sachs, di fare la loro conoscenza. Due personaggi che divertono; due racconti che accompagnano il lettore e li intrattengono nelle poche ore in cui è possibile cominciarlo e terminarlo.

Ottimo libricino per chi vuole approcciarsi al genere o, addirittura, all’autore – non trovandolo nella sua reale forma, ma lo stile permane – ma anche chi ha bisogno di una lettura leggera, coinvolgente e anche divertente.

Declaimer: grazie alla casa editrice e alla Book Republic per avermi omaggiato la copia.

Collaborazione con Sperling&Kupfer – Odio volare [ Stephen King & Ben Vincent ]

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Titolo: Odio Volare.
A cura di: Stephen King e Ben Vincent.
Autori: Vari.
Anno di prima pubblicazione: 2019.
Editore: Speling&Kupfer.
Pagine: 320.
Stelle: ☆☆☆,5/5.
Prezzo di copertina: € 17,90.

Trama:

Curata da Stephen King insieme a Bev Vincent, suo amico e collaboratore da sempre, “Odio volare” è una raccolta di racconti horror che hanno un particolare filo conduttore: sono tutti ambientati ad alta quota, a bordo di un aereo. Ed essendo horror, naturalmente raccontano tutto quello che di orribile può succedere quando sei sospeso in aria a diecimila metri di altezza, chiuso in una scatola di metallo (e il riferimento non è per niente casuale) che sfreccia a più di 800 chilometri l’ora, insieme a decine di sconosciuti che potrebbero fare qualunque cosa. King, che sicuramente non ama viaggiare in aereo, ha fornito il suo personale contributo al volume aggiungendovi un’introduzione, le note a ogni storia e soprattutto un racconto originale “L’esperto di turbolenze”. Inoltre ha reclutato Joe Hill che ha scritto “Siete liberi”, altra storia ad hoc completamente inedita. Il resto del libro contiene un mix di storie nuove e già pubblicate di autori famosi e meno noti, tra cui Sir Arthur Conan Doyle, Richard Matheson, Ambrose Bierce, Dan Simmons, Ray Bradbury, e altri ancora. King ha raccontato così le origini del libro: «Allora, eravamo seduti a cena prima della proiezione de ‘La Torre Nera’ a Bangor, e sapevamo che molte persone sarebbero arrivate in aereo per partecipare all’evento. Io ho confessato che odio volare e la conversazione si è concentrata su storie di aerei, alcune spaventose, altre divertenti. Ho notato che non era mai stata pubblicata una raccolta di racconti horror sul volo, anche se me ne erano venuti in mente diversi sul tema. Qualcuno avrebbe dovuto farla. Bev Vincent, che è un incredibile pozzo di scienza, ha accettato di curarla con me e ora eccola qui. Bev e io pensiamo che sia una lettura ideale da aereo, specialmente durante gli atterraggi turbolenti».

Opinione Personale:

Devo ammettere che, quando ho preso questo in libro in mano, pensavo che avrei trovato dei racconti non veri – esperienze reali -, ma qualcosa che potesse somigliarci. Racconti che mi avrebbero suscitato terrore, ansia, certe nuove paranoie di cui non ero ancora provvista. Sono sincera: per quanto non sia del tutto così, qualcuno è riuscito ad incutermi ansia e paura, mentre l’altra metà seppur non abbiano avuto in me l’effetto sperato, non mi hanno nemmeno annoiata nè dispiaciuta.

Odio Volare è una raccolta di racconti a cura di Stephen King e Ben Vincent di autori piuttosto vari, alcuni più conosciuti di altri – e che riconoscerete sicuramente, tra cui Roald Dahl, Arthur Conan Doyle, Ray Bradbury, etc – che parlano tutti di brutte avventure ad alta quota.

L’idea dei due curatori è quello di instaurare nel lettore il terrore in dodici secondi. L’ansia è palpabile per la maggior parte dei racconti, alcuni sono riusciti a far sorgere in me un’ansia incontrollabile. Altri un po’ meno. La lettura dei racconti scivola velocemente sotto gli occhi proprio per l’elemento angoscia che ogni autore è stato in grado di infilare riga per riga, rendendo, quindi, piacevole questa lettura.
Ciò che, però, non mi è molto piaciuto è che, piuttosto che racconti veritieri, si parla quasi di fantascienza. In ogni racconto è presente qualche particolare privo di verità, dai mostri ad anelli magici, mentre altri non sono riuscita a comprenderli del tutto, ma mi hanno trasmesso curiosità.

Ciò, ovviamente, non ne guasta la lettura, semplicemente dedicherei l’attenzione a questo libro a chi, veramente, è affascinato da questo genere di racconti horror.

Declaimer: ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato la copia del romanzo e permesso la lettura.