Collaborazione con La Corte Editore – Quel che resta del peccato [ Matthias Graziani ]

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Titolo: Quel che resta del peccato.
Autore: Matthias Graziani.
Anno di prima pubblicazione: 2015 - stampato nel 2018.
Editore: La Corte Editore.
Genere: Thriller.
Pagine: 268.
Stelle: ☆☆☆/5.
Prezzo di copertina: € 16,90.

Trama: Kurt è un ex poliziotto mezzo italiano e mezzo tedesco che non sa darsi un contegno: frequenta i luoghi peggio raccomandabili, beve troppo, agisce contro le regole e reagisce senza pensare. Il tempo di arrivare a Bolzano e, durante la notte del Sacro Cuore, nei boschi fuori città, un uomo e una donna vengono trovati morti. Sono stati assassinati in modo bestiale, e Kurt viene assegnato come investigatore alla Squadra mobile della Polizia. Insieme alla nuova partner Vanessa, bella e sfacciata, toccherà a lui mettersi sulle tracce del killer. La stampa ha già soprannominato l’omicida Schäferhund: il Pastore Tedesco. Ma quando Kurt si risveglia in una vasca da bagno con una ferita chirurgica alla schiena, ecco che inizia un orrore inimmaginabile. E nel frattempo, Bolzano viene travolta da una guerra tra bande di motociclisti: un biker è stato ucciso e ora i suoi compagni cercano vendetta. Nel mezzo di questa apocalisse sull’asfalto, il Pastore Tedesco torna a colpire. Kurt dovrà restare lucido. Anche se, tra incubi e indagini, è arrivato il momento per lui di affrontare il passato. Prima che il passato lo annienti.

“C’è sempre qualcosa di stregato e di malvagio in una scena del crimine. E’ come un’epidemia: tutto quello che ti sta attorno, lentamente, viene contagiato. Un perimetro in cui la malvagità sfuma, dissolvendosi nella normalità. Ed è su quel confine che si trova la memoria del killer, la fonte del suo piacere.”

Opinione Personale: Quel che resta del peccato, di Matthias Graziani, è un thriller abbastanza sanguinolento che, però, purtroppo, non è riuscito a suscitarmi quel che solitamente apprezzo nei thriller. Ma andiamo per gradi:
Matthias Graziani ha scritto un romanzo un buon romanzo che, però aveva tutti i connotati per essere davvero ottimo, se non fosse stato per dei particolari che mi sono risultati forse eccessive. Cominciando dal personaggio principale, Kurt, un ex poliziotto abbastanza inusuale e che ho amato all’inizio, per la sua lingua biforcuta e la risposta – o battuta – sempre pronta ad atterrare il nemico, ma che, andando avanti con la lettura, mi è parso fittizio a causa di certe esagerazioni.
Lo stile di scrittura di Graziani è abbastanza fluido e le vicende scivolano dinanzi agli occhi, ma a tal proposito, voglio dire che forse scivolano anche troppo velocemente. Mi è parso che vi sia stato davvero poca descrizioni degli eventi, e che gli stessi siano stati proseguiti veramente troppo velocemente senza darmi la possibilità di affezionarmi a qualcuno dei personaggi. Avrei apprezzato davvero che fra Kurt e Vanessa vi fosse qualcosa di più, ma che succedesse in progressione agli eventi, facendoceli conoscere meglio, o conoscere meglio l’amicizia fra Battista e Kurt.
Mi spiace dirlo e spero che lo scrittore non me ne abbia, ma, personalmente, leggendolo non ho sentito quel brivido di piacere che solitamente percepisco durante un thriller, nello scoprire il vero colpevole, la sofferenza per la morte di un personaggio importante.
E seppur le note negative che ho appena esposto, che però non vogliono in alcun modo essere offensive, posso dire che lo stile fluido dello scrittore mi ha permesso di leggere il libro senza alcuna difficoltà ed anche abbastanza velocemente, per cui lo consiglierei ad un pubblico che sta cominciando ad apprezzare i thriller.

Voi lo avete letto? Mi piacerebbe sapere la vostra opinione!
Veronica (PiccoliMomentidiEcstacy)