Titolo: Un piccolo favore. Autrice: Darcey Bell. Traduzione: Enrica Budetta. Anno di prima pubblicazione: 2017. Editore: Rizzoli. Genere: Thriller. Pagine: 347. Stelle: ☆☆/5. Prezzo di copertina: € 19,50.
Trama:
Tutto ha inizio con un piccolo favore tra madri. «Puoi passare tu a prendere Nicky?» chiede Emily alla sua migliore amica, Stephanie. E Stephanie, mamma di Miles, è felice di dare una mano, guidata dall’urgenza di essere utile, di sentirsi in qualche modo importante per gli altri. Quel giorno però Emily non torna a prendere suo figlio, e non risponderà alle telefonate, né ai messaggi. Stephanie, preoccupata, smarrita, si avvicina al marito della sua amica, Sean, gli sta accanto e si prende cura di lui e del bambino. E col passare dei giorni si innamora. Poi la notizia. Un corpo è stato ritrovato nelle acque del lago, e la polizia conferma: si tratta di Emily. Suicidio, il caso è chiuso. Ma è davvero così? Presto, Stephanie si renderà conto che niente è come sembra, e dietro l’amicizia, l’amore, o anche la semplicità di un piccolo favore, si nascondono invece una mente subdola e un disegno perverso e diabolico. Un piccolo favore è un thriller psicologico ad alto tasso adrenalinico, ricco di imprevisti e colpi di scena, denso di segreti e rivelazioni, che scivola tra amore e lealtà, morte e vendetta. Qui Darcey Bell ci presenta due figure femminili opposte, eppure per certi versi affini, di cui il lettore capirà presto di non potersi fidare.
“Mia madre diceva sempre: tutti hanno dei segreti. Ecco perchè non si riesce mai a conoscere davvero qualcuno. O a fidarsi di qualcuno. Ecco perchè non si riesce mai a conoscere davvero se stessi. A volte abbiamo segreti persino con noi stessi.”
Opinione Personale:
Miei cari lettori, sono certa che avrete visto online – su youtube o magari anche alla tv – il trailer del film uscito poche settimane fa (alla fine del 2018) “Un piccolo favore”. Un trailer che mi attratto immediatamente e che mi ha portato, piuttosto che andarlo a vedere immediatamente al cinema, a trovare il libro e leggerlo. E dopo averlo letto, non credo che ne vedrò anche il film.
Ma andiamo per gradi.
Un piccolo favore è definito thriller e credo che lo sia per quel sottofondo che la scrittrice ha voluto introdurre in una storia che di brivido ha davvero poco, quanto meno per quel che mi ha riguardato.
Emily e Stephanie sono migliore amiche da un anno, i loro figli sono migliori amici e questo ha fatto si che le due donne legassero. Si chiedono in continuazione dei piccoli favori, ma più tutte e due, è Emily a chiedere a Stephanie di tenerle il figlio, Nicky. E Stephanie lo fa con grandissimo piacere. Succede anche l’ultima. Le chiede di tenerle il figlio, che tornerà prima di cena. Ma Emily non arriva, ed è strano, perchè Emily ha sempre chiamato per sapere di Nicky, ha sempre avuto apprensione per il suo bambino. Eppure par del tutto scomparsa. Dov’è finita Emily?
In se, credo che il libro avesse davvero del potenziale. Una donna che scompare nel nulla, che viene ritrovata morta, ma qualcosa di strano aleggia nell’aria facendo intendere che sia viva. Ma benchè, per appunto, Un piccolo favore aveva le carte giuste – viste le idee della Bell – per essere quanto meno un buon thriller, credo proprio che siano mancati proprio gli ingredienti essenziali per poterlo essere. Mi sono accorta che, durante la lettura, voltando pagina dopo pagina, quel brivido lungo la schiena, l’adrenalina, la sensazione euforica nel leggere righe ricche di ansia, era proprio assente.
Darcey Bell, quindi, ci propone un thriller abbastanza leggero, una storia un po’ intricata che parla di misteri, di scomparse, di piani segreti con quel pizzico di mistero che rende la storia meno “romance”, se così posso dire.
Un romanzo che proporrei a chi piacciono i thriller leggeri, senza ansia; a chi sta cominciando a leggerne qualcuno e, anche, a chi piacciono le storie contorte.
Voi lo avete letto o avete visto il film? Mi farebbe piacere sapere la vostra opinione!
Veronica!