Review Party con Leone Editore – Nel silenzio della notte [ Raymond Benson ]

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Titolo: Nel silenzio della notte.
Autore: Raymond Benson.
Traduzione: Andrea Dioguardi.
Anno di prima pubblicazione: 2019.
Editore: Leone editore.
Pagine: 363.
Stelle: ☆☆☆☆/5.
Prezzo di copertina: € 14,90.

Trama:

Chicago, all’agente speciale Annie Marino è affidato il caso di una giovane donna morta all’interno del bagagliaio di un’auto. La vittima ha un tatuaggio con l’impronta della zampa di un orso, lo stesso trovato sui corpi di molte ragazze russe morte di recente. Il mistero di quel simbolo si infittisce sempre più quando una ragazza, anche lei col medesimo tatuaggio, riesce a scappare dai sui rapitori e a incontrare Annie. Le rivela dettagli importanti prima di suicidarsi non riuscendo a superare il trauma subito. Grazie a queste scoperte l’indagine entra nel vivo, portando l’agente speciale a stretto contatto con l’ambiente degli strip club di Chicago e delle persone che li popolano. Lì si immergerà in un terribile mondo di perdizione, dietro cui si cela un traffico di esseri umani e una pericolosa rete di criminali russi. Chi è il grande burattinaio che tira i fili? Quali segreti custodisce l’impronta dell’orso?

“Gli spari esplosero all’interno della stanza, colpendo la soglia vuota. Appena il tiratore si rese conto che non c’era nessuno, i colpi cessarono. Annie si buttò a terra a destra, entrambe le mani sulla pistola, e sparò sei volte a caso nella stanza. Solo quando tolse il dito dal grilletto si accorse che la sagoma che era in piedi ora giaceva sul tappeto”

 

Opinione personale:

Salve lettori, sono felice oggi di parlarvi di questo libro che mi è stato gentilmente omaggiato dalla Leone editore per un Review Party in cui participo – con immenso piacere – assieme ad altre colleghe bookblogger e bookgrammer.

Nel silenzio della notte è un thriller poliziesco dall’ambiente cupo e dai risvolti crudi che affronta un problema brutale della vita reale: la tratta di essere umani, nello specifico di giovani donne.

Annie è una giovane agente dell’Fbi che, da quanto hanno trovato il cadavere di una giovane donna con un tatuaggio dietro il collo raffigurante l’artiglio di un orso, comincia ad addentrarsi maggiormente nel caso e nello specificio, nel commercio di essere umani. Viene a conoscenza di moltissime notizie sconvolgenti e mai potrebbe aspettarsi che la soluzione si trovi tanto vicina a lei.

Seppur Annie abbia seguito l’andamento delle vicende per poter scovare il colpevole, per un lettore, invece, immaginare, ipotizzare e alla fine averne la certezza, è decisamente facile. Non vengono fatti nomi, ma considerando i pochi personaggi presenti nella storia, non è affatto difficile. Eppure, seppur non vi sia stato l’effetto sorpresa, devo ammettere che non mi ha tolto alcun gusto nel proseguire la lettura che ho trovato carica si suspense e che ho divorato letteralmente nel giro di un paio di giorni.

Con un ritmo che non definirei né veloce ma nemmeno lento, Benson ci lascia assaporare una storia satura di cattiveria, in cui ci permette di vedere il lato negativo dell’umanità ma anche quello positivo, presentandoci degli eroi piuttosto comuni. Lo fa con uno stile fluido che scorre sotto gli occhi senza alcuna difficoltà, anche quando l’autore ci delizia con piccoli appunti riguardo la vita di un’agente dell’Fbi. Le scene si susseguono con coerenza; alcuni presentano un po’ più crudeltà rispetto ad altre, ma lo scrittore non si spinge mai troppo oltre nemmeno per quelle che definirei “scene barbare”. Ci fa esattamente capire cosa sta accadendo, ci fa conoscere i personaggi, ci presenta i colpevoli senza nominarli, ci fa notare – da uno spiraglio – cosa fanno, quali sono i loro piani, ma senza in alcun modo toglierci il gusto di scoprire se le nostre ipotesi siano corrette, deliziandoci alla fine.

Nel silenzio della notte lo si divora letteralmente e con gusto deliziando il lettore con la suspense viva, le scene d’azione che provocano i battiti accellerati del cuore, la tensione e l’ansia che ne procura la lettura; staccarsi da queste pagine è praticamente impossibile, trattenendo il lettore come il peggiore degli ostaggi.

Ringrazio la casa editrice per avermi omaggiato la copia ed avermi permesso di deliziarmi con questa lettura.

 

– Veronica (@piccolimomentidiectacy)