Libro – Fahrenheit 451 [ Ray Bradbury ]

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Titolo: Fahrenheit 451.
Autore: Ray Bradbury.
Traduzione: Giuseppe Lippi.
Anno di prima pubblicazione: 1953.
Editore: Oscar Mondadori.
Genere: Distopico.
Pagine: 163.
Stelle: ☆☆☆☆/5.
Prezzo di copertina: € 12,00.

Trama

Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. Così vuole fa legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall’incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica.

“Come un tempo, era bello bruciare tutto: Montag sentì zampillare il fuoco dentro di sè, lacerarlo e farlo a pezzi, dividerlo a metà tra le fiamme, liberandolo dell’inutile problema. Se non c’è soluzione, allora non c’è neanche problema. Il fuoco è la cura migliore.”

Opinione Personale

Fahrenheit 451 racconta di un futuro forse non tanto prossimo ai nostri giorni quanto, invece, lo era negli anni 50, quando Bradbury scrisse il libro, in cui si combatte per la felicità umana. I pompieri non sono più i salvatori che combattono le fiamme, ma grazie alle fiamme combattono la tristezza, e distruggono libri. Distruggono la sapienza umana, distruggono il pensiero umano, perchè senza che l’uomo possa avere pensieri per la testa, non si sentirà mai più triste.

Di questo libro ne ho apprezzato specialmente il significato e le riflessioni che mi ha indotto. Bradbury, con le sue descrizioni che non definirei piene ma nemmeno scarne – alle volte ho trovato che fossero così visibili da averle dinanzi agli occhi, altre un po’ meno – immerge il lettore in un ambientazione forse lontana, ma forse nemmeno tanto, e riesce a farci immedesimare nel personaggio principale.
Un futuro in cui l’uomo è semplicemente un robot alla ricerca della felicità, evitando problemi, evitando qualsiasi cosa possa formulare un pensiero, possa far arrovellare il loro cervello, impensirirli, renderli tristi.

Seppur breve, Fahrenheit 451 non lascia alcun spazio vuoto. Si svolge tutto in pochissimi giorni, ricco di azione e suspense, ansie che sconvolgono il lettore e colpi di scena da bloccare il respiro.

Un classico che consiglio a tutti, veramente a tutti.