Collaborazione BookaBook – Dorian, il forestiero errante [ Claudio Morgese ]

47475643_1419808324822432_3770616535790387200_n.jpg

Titolo: Doran, il forestiero errante.
Autore: Claudio Morgese.
Anno di prima pubblicazione: 2018.
Editore: BookaBook.
Genere: Narrativa.
Pagine: 228.
Stelle: ☆☆☆☆/5.
Prezzo di copertina: € 14,00.

Trama: Un giovane sconosciuto “senza qualità” stipula un tremendo patto con un sedicente Dio: in cambio del proprio passato, dei propri ricordi, riceverà in dote la possibilità di prevedere il futuro. O meglio, le conseguenze delle proprie azioni. Doran – questo il suo nome – decide poi di “digerire quel po’ di calvario che è la vita” viaggiando. Lo attenderanno nove città surreali, paradossali, eccessive e perciò così spaventosamente simili a quelle del nostro tempo: vedrà piovere non acqua, bensì volantini; incontrerà cittadini che tentano in tutti i modi di confutare l’esistenza del tempo e innumerevoli altre assurdità. Quello del protagonista sarà un viaggio sia interiore, alle prese con la voracità dei propri desideri, con la labilità della sua condizione, con i baratri della propria anima gravida di contraddizioni, sia esteriore, in cui avrà a che fare con nove realtà che rifiuta e da cui è a sua volta rifiutato, ovunque forestiero, respinto come un virus estraneo che non riconosce quelle leggi, quei modi, quelle tradizioni. Solo dall’incontro tra questi due cammini paralleli e complementari Doran potrà trarre (forse) dei preziosi insegnamenti.

“Il bello del viaggio, per Doran, stava nel saggiare mondi diversi, batterli in lungo e in largo e gioire di tutta la conoscenza che ne veniva; ma come provava ad avvicinarvisi, s’accorgeva che da quel contesto lo separavano chilometri di estraneità.”

Opinione personale: Dorian, il forestiero errante, più che un romanzo narrativo lo definirei un “romanzo riflessivo“. L’autore, Claudio Morgese, trasporta il lettore – assieme al protagonista, Doran – in diversi mondi di fantasia, descrivendo il loro modo di vivere, le persone che vivono in quel posto, le loro “leggi” e i loro “pensieri”.
E’ un romanzo che porta a riflettere moltissimo. Ho percepito moltissimo del nostro mondo, ad esempio come la schiavitù del tempo, o la voglia di essere buoni, essere uguali, uomini e animali.
Lo stile di scrittura del giovanissimo autore – classe ’92 – lo definirei quasi “vecchio“, con dei gergi ed aggettivi che ho visto più che altro in romanzi di una certa data, rendendo la lettura più complicata di quel che mi aspettavo dalla trama, ma in ogni caso non impossibile. Per quanto impegnativa, Dorian, il forestiero errante è una lettura che si segue con piacere, che impone delle riflessioni importanti e che soddisfa.

Un grazie speciale va alla casa editrice BOOKABOOK, la quale mi ha inviato la copia del libro.

Lascia un commento